mercoledì 23 febbraio 2011

Disumano girotondo

                                                                                                   La guerra è già scoppiata, Marcondiro'ndero 
la guerra è già scoppiata, chi ci aiuterà. 

Ci aiuterà il buon Dio, Marcondiro'ndera 
ci aiuterà il buon Dio, lui ci salverà. 

Buon Dio è già scappato, dove non si sa 
buon Dio se n'è andato, chissà quando ritornerà. 

L'aeroplano vola, Marcondiro'ndera 
l'aeroplano vola, Marcondiro'ndà. 

Se getterà la bomba, Marcondiro'ndero 
se getterà la bomba chi ci salverà? 

Ci salva l'aviatore che non lo farà 
ci salva l'aviatore che la bomba non getterà. 

La bomba è già caduta, Marcondiro'ndero 
la bomba è già caduta, chi la prenderà? 

La prenderanno tutti, Marcondiro'ndera 
sian belli o sian brutti, Marcondiro'ndà 

Sian grandi o sian piccini li distruggerà
sian furbi o sian cretini    li fulminerà 

Girotondo - Fabrizio De Andrè
  

Il dolore non ha voce.  

E' drammatico. Riesce ad essere più sulla notizia una giocosa, vecchia, splendida canzone di De Andrè delle dichiarazioni del nostro Governo. Inorridisco a tal punto davanti all'Italia che sta a guardare la premiata macelleria Gheddafi da sperare in un colpo di scena Statunitense. Si, l'ho detta grossa. Ma grossa è la strage e in qualche modo va arginata. Cosa c'è ? La Libia è ancora quella scatola di sabbia che nessuna potenza imperialista vuole e ha mai voluto? Gheddafi da nemico pubblico numero 1  è diventato utile e fondamentale alleato? Io non sono abbastanza vecchia da ricordare la Libia Italiana ma nemmeno tanto giovane da non aver vissuto gli anni ' 80 e le varie Lockerbie che il Rais è ha collezionato con grande fierezza. 
Mi chiedo se davanti a un così palese disprezzo, non dei diritti dell'uomo, ma della vita umana stessa, il civilissimo Occidente e le Nazioni Unite continueranno a stare a guardare. Bene, anzi male, l'immobilismo trionfa a livello planetario. Quindi, visto che non intervengono, soprattutto dai nostri inermi governanti, mi aspetterei almeno un decoroso silenzio. E invece no. Sull'onda di questo turbine di dolore, rivolta, delirio e speranza, che sferza  come libeccio le nostre facce, arriva una fondamentale dichiarazione di Frattini: "L'impatto della crisi in Libia sarà duro per il settore delle infrastrutture e quindi ci sarà una ricaduta negativa sulle imprese italiane". Noi italiani, talvolta, siamo di un egocentrismo inenarrabile ma, almeno in questa circostanza,  la decenza di non parlare dei soldi che , forse,  perderemo bisognerebbe averla. Ci sarebbero stati  oltre 10000 buoni motivi per rimandare una dichiarazione di tal fatta. 
Ma forse sono io che sbaglio. La nostra unica preoccupazione è che non ci finisca il gas e che quelle "faccette" libiche non arrivino a casa nostra. Dei loro destini poco ci interessa. Siamo veramente diventati una grande potenza. Per sentirci definitivamente cooptati fra i padroni della Terra ci basterà solo  ribattezzare Ellis Island la bella Lampedusa e  organizzare una mini Desert Storm quando non potremo cuocere la pasta.  E certamente riusciremo a farlo. Giusto un minuto prima che le popolazioni emergenti di questo nuovo ordine mondiale ci travolgano e ci insegnino dove va la Storia. 

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